Una mostra a Modena sulla storia del vino e i brentatori

L’Archivio Storico del Comune di Modena ha allestito una mostra iconografico-documentaria per rendere nota la storia del vino a Modena e dei suoi Brentadori. Dal medioevo fino diffusione delle bottiglie, il vino e il mosto venivano portati a domicilio dentro contenitori detti “brenta”: da qui il nome dei portatori, detti brentadori o brentatori.

 

brentatore

 

“La città amava e vituperava questi brentatori, che lavoravano assiduamente nelle frenetiche giornate autunnali della mostatura ed a quelle primaverili dei travasi. Allora i vari ‘trebbi’ dei brentatori cittadini si animavano in un vociare confuso di urla e dispute. Anche gli osti entravano sul piede di guerra. Sommergendo di proteste l’Ufficio del Pubblico per il rigido monopolio che quei prepotenti brentatori assumevano sul rifornimento del vino alla città. Guerre e rappacificazioni si alternavano. Subito cancellate all’indomani quando, un nuovo avviso od una nuova grida, rimetteva in discussione un precario armistizio od una faticosa intesa.

Uomini forti e robusti, dotati di oggetti capaci di portare grandi quantità di liquidi avevano anche il compito di spegnere gli incendi. Col passare del tempo, tuttavia persero di importanza. Verso la metà del Settecento con l’adozione della “tromba da acqua per li incendi” (una “diavoleria” francese) veniva loro tolto l’orgoglio civico dello spegnere gli incendi con le brente. Tuttavia con l’arrivo dei francesi e delle loro idee rivoluzionarie ebbero l’orgoglio di collaborare ad innalzare l’albero della libertà in Piazza Grande. Poi venne la bottiglia. Combinata col tappo abituò a bere finalmente un vino più stabile, meno aleatorio. Essa iniziò lentamente ed inesorabilmente a rosicchiar lavoro ai brentatori”.

 

La mostra è aperta al pubblico fino all’8 dicembre 2015, per informazioni telefonare al numero 059 2033450.

 

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