Di cantina in cantina: alla Cantina Cleto Chiarli

Il nostro viaggio di cantina in cantina ci conduce oggi nel territorio di Castelvetro di Modena, presso le Tenute Agricole Cleto Chiarli. Qui abbiamo avuto il piacere di incontrare e di fare due chiacchiere con il Dottor Anselmo Chiarli che ci ha spiegato le particolarità di questa cantina.

 “La Cleto Chiarli è una struttura particolare. Costruita nel 2002, la cantina effettua un processo di produzione unico, i cui vini sono prodotti esclusivamente con le uve dei nostri vigneti.

Abbiamo 140 ettari di vigneti nelle zone doc migliori del territorio, di cui i vitigni principali sono Sorbara, Grasparossa di Castelvetro e Pignoletto. Il processo che vien fatto in questa Cantina è particolare perché viene sviluppata una frammentazione unica da mosto. Questo è un sistema ideale per poter ottenere dall’uva un vino che riproduca il più fedelmente possibile i caratteri dell’uva. Questa particolare lavorazione è molto importante perché dà al consumatore la sensazione della freschezza e della realtà del prodotto, un prodotto il più naturale possibile su cui la mano dell’uomo rimane leggera.

Per quanto riguarda gli spazi fisici della Cantina, abbiamo fatto in modo di realizzare degli ambienti di ricevimento che ci permettono di organizzare eventi legati al mondo del vino. Alcuni sono appuntamenti ormai fissi ogni anno, altri sono eventi che vengono proposti e valutati e realizzati sempre con l’obiettivo di alzare l’immagine del Lambrusco, di sviluppare un valore sul Lambrusco e di migliorare anche la qualità. Perché attraverso questi eventi, attraverso l’incontro con gli esperti e con la clientela, cresce anche lo stimolo a fare meglio.”

Per quanto riguarda la commercializzazione del Lambrusco, quale futuro prospetta?

“Negli anni ’70 – ’80 il Lambrusco ha avuto un grande successo all’estero. Era una tipologia di vino con una vena amabile particolarmente accentuata. Un vino piacevole, fresco, leggero che è diventato noto in vari Peasi ma che nel tempo ha perso l’immagine del Lambrusco come vino di qualità.

Oggi si fa strada un concetto di Lambrusco che si ispira più alla tradizione, alla tipicità, alle caratteristiche che deve avere un Lambrusco: un vino rosso, secco, con acidità elevata. E, devo dire, sembra che i tempi siano maturi e che si stia aprendo una nuova era per il Lambrusco.”

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