Osterie medievali: i Vinattieri e le loro regole

220px-Stemma_dell'arte_dei_vinattieri,_palazzo_dell'arte_della_lanaSi può forse pensare che il Medioevo fosse un’epoca buia anche per la mancanza di regolamentazioni alcoliche. Invece…

 

L’Arte dei Vinattieri, Arte Minore delle corporazioni di Firenze, era associata ai fornai e agli albergatori, ed era retta da quattro consoli (in carica quattro mesi) e da dodici consiglieri, oltre ad un notaio. Il primo statuto risale al 1339 ed è scritto in lingua volgare per essere comprensibile a tutti.

 

Le norme delle osterie erano molto severe: con precisi orari di apertura e chiusura; l’obbligo di acquistare un certo numero di botti, orci e bicchieri solo da fornitori convenzionati, con un controllo consolare di prezzo e qualità; il divieto del gioco d’azzardo e dei dadi; una distanza minima da chiese e conventi; il divieto di vendere certi tipi di cibi salati che, aumentando la sete degli avventori, inducessero a bere di più.

 

Il prezzo di vendita del vino era normato e più basso durante la vendemmia, per favorire la vendita delle rimanenze e lasciare spazio al vino novello.

 

La normativa non era quindi meno sviluppata di quella odierna… anzi!

Biagio_d'antonio,_giustizia

Biagio di Antonio Tucci, Giustizia, con gli stemmi dell’Arte dei Vinattieri.

 

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