Alla cantina Zucchi: Tre Bicchieri di sostenibilità e di innovazione

Siamo tornati alla Cantina Zucchi per il nuovo tour “Di cantina in cantina”: rispetto ad un anno e mezzo fa (qui l’intervista), sono stati molti i cambiamenti, le innovazioni tecnologiche e di mercato.

Abbiamo chiesto a Silvia e a suo padre, Davide Zucchi, quali sono le novità principali e cosa sta accadendo in questo momento presso la cantina:

Davide ci dice: “Ora stiamo vendendo il vino sfuso in damigiana, tradizione che continua nella nostra zona,  per la rifermentazione in bottiglia. Il vino viene preparato in modo che abbia la giusta fermentazione (2 bar circa). Poi diamo dei consigli: ad esempio, qual è la luna per fare nel modo migliore l’imbottigliamento. Il momento giusto è quando c’è il sole, vi è una temperatura costante e non tira il vento (un tempo c’era il rischio che si muovesse il fondo e che quindi il vino diventasse torbido).

Silvia racconta: “Adesso è il momento dell’imbottigliamento anche per noi, abbiamo finito la pulizia di tutti i mosti; stiamo facendo partire le fermentazioni . Quindi: imbottigliamento, vendita e fiere.

L’anno scorso abbiamo vinto il premio Tre Bicchieri di Gambero Rosso, molto importante dal punto di vista nazionale e internazionale: quando vinci questi tipi di premi puoi accedere a monopoli come Canada o altri stati. Stiamo facendo un tour per l’Italia con i Tre Bicchieri, e andremo anche in Giappone. È imminente la fiera di Düsseldorf e Vinitaly. Abbiamo incrementato la presenza negli Stati Uniti, con altri tre stati, siamo in crescita.

Ci appoggiamo ad alcuni agenti, all’estero: che ci aiutano a selezionare i clienti giusti per la nostra realtà, per noi l’importante è capire dove verranno venduti i nostri vini. Per questo vengono invitati presso la nostra cantina, per capire la nostra azienda, in certi casi andiamo personalmente a conoscere questi nuovi collaboratori: perché il Lambrusco di Sorbara va spiegato nel giusto modo per essere apprezzato e successivamente proposto alla giusta clientela.

Sono usciti dei vini nuovi: come nel caso di un rifermentato in bottiglia, una tipologia appartenente alla tradizione.”

E la tecnologia? Silvia è entusiasta: “Per la campagna stiamo facendo un progetto con un’azienda che produce droni: voleranno sopra la campagna, guarderanno le infestanti che ci sono tra i filari e, attraverso una gastomatografia, analizzano i picchi dal periodo del germogliamento in poi, per vedere la qualità della salute della singola pianta. Questo serve ad ottimizzare i trattamenti: noi utilizziamo solo zolfo e rame, e così capiamo quando e se trattare. Costi inferiori per l’azienda e costi inferiori per l’ambiente. Inoltre il controllo è anche sul livello di azoto, permettendoci di concimare secondo effettiva e mirata necessità. Le informazioni arrivano direttamente online. Forse siamo la prima azienda vitivinicola in Emilia Romagna.”

Davide: “Questa tecnologia è utile anche per la presenza di insetti: come nel caso della cimice, che ha una sostanza chimica peculiare. I droni, una volta rilevata la sostanza, riescono a capire quante cimici infestano i filari per metro quadrato, indicando se siamo sopra o sotto soglia per il trattamento. Noi, da casa, possiamo programmare le azioni.

Dalla campagna per esempio si può recuperare il legno che, invece di essere bruciato nei campi, può essere raccolto e bruciato dentro a delle stufe onnivore che producono energia termica ed elettrica (poi utilizzabile in abbinamento o in alternativa al fotovoltaico).

Un altro risparmio ambientale riguarda gli scarti della prima fase della vinificazione, che verranno utilizzati per fare il pellet combustibile. Come una volta, non si butta via niente: l’agricoltura torna ad essere “verde”.

Silvia: “Non andremo più ad utilizzare l’azoto di sintesi, ma andremo ad piantare delle piante azotofissatrici: vanno a pulire il terreno, mangiando le sostanze in eccesso (come il rame, che crea uno strato non più vitale), e gli ridanno ossigeno e vita.”

L’incontro con Silvia e Davide è stata anche l’occasione per dare inizio ad un nuovissimo progetto di cultura Lambrusca: “Videoglossario Frizzante”… presto ne saprete di più!

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