Di cantina in cantina: alla Cantina Zanasi

Di piccole cantine a conduzione familiare il nostro territorio è sicuramente molto ricco. D’altronde il Lambrusco è un vino che fortemente richiama la tradizione e la famiglia. In questo appuntamento della rubrica “Di cantina in cantina” vi vogliamo portare a scoprire un’altra bella realtà familiare, quella dell’Azienda Agricola Zanasi.

La Cantina Zanasi si trova a Castelnuovo Rangone e produce vino Lambrusco dal 1984, ma ha dietro di sé una storia ancora più lunga. Ce la racconta Marco Uccellari, nipote del fondatore Bruno Zanasi.

“L’Azienda Agricola Zanasi è stata fondata da mio nonno, Bruno Zanasi, figlio di un contadino che produceva vino e da sempre dedito a questa attività insieme ai fratelli. Nel 1984 la famiglia, che ormai andava sempre più allargandosi, decise di dividersi e i fratelli andarono percorrendo strade diverse. Così il nonno Bruno è arrivato qui, a Cavidole di Castelnuovo Rangone, dove ha acquistato undici ettari di terreno e ha ricominciato a produrre vino in proprio. Per quasi trent’anni mio nonno ha portato avanti l’azienda da solo e da dieci sono subentrato io a supportarlo nel lavoro. Inizialmente l’unico interesse per la cantina era rappresentato dalla vendita di vino sfuso in damigiana, ma pian piano le cose sono cambiate e si è iniziato ad imbottigliare il vino e ad etichettarlo”.

Marco, come mai hai deciso di dedicarti all’attività della cantina?

“Io vengo da un percorso di studi diverso ma una decina di anni fa mi sono trovato a dover fare una scelta. Al tempo in cantina si produceva solo vino che veniva fatto fermentare direttamente in bottiglia, ma era arrivato il momento di cambiare e di passare a un tipo di produzione secondo il Metodo Charmat (in autoclave) in modo da poter produrre vino frizzante senza sedimento. Questo processo richiedeva un investimento importante ma nessuno in famiglia sembrava voler continuare l’attività del nonno. Per questo, nonostante i miei anni di studi di altra natura, ho deciso di portare avanti l’azienda. E devo dire che oggi non mi pento di quella scelta. In questi anni siamo passati da 11 a 25 ettari di terreno e, pur mantenendo una produzione a livello familiare, siamo riusciti a crescere sia quantitativamente che qualitativamente”.

Che volumi producete ad oggi?

“Come volumi oggi produciamo circa 250 mila bottiglie e facciamo ancora circa 800 mila litri di vino in damigiana, anche se questo è un mercato che va un po’ affievolendosi”.

Nel prossimo futuro ci sono novità?

“Due anni fa abbiamo iniziato una produzione di vini imbottigliati secondo il Metodo Classico, seguendo questa voglia di tornare ai vecchi sistemi di una volta. Abbiamo quindi deciso di proporre una nostra versione di questo genere presentando uno Spumante Lambrusco in versione rosé e Pignoletto nella versione di bianco. Il Lambrusco rosé si trova da poco in vendita e pare stia andando molto bene.
Queste sono le novità per quanto riguarda il prodotto. Ma abbiamo in programma altre novità che riguarderanno il packaging. Abbiamo intenzione di apportare dei cambiamenti alla bottiglia, andremo verso una forma più elegante per svecchiare un po’ l’immagine classica pur mantenendo la nostre caratteristiche”.

Quali sono i vostri canali di vendita abituali?

“Noi lavoriamo in particolare per il canale Ho.re.ca. e non facciamo grande distribuzione poiché non abbiamo numeri e uffici idonei per affrontare quel tipo di mercato”.

E per quanto riguarda l’export qual è la vostra situazione attualmente?

“Il discorso export richiede un’attenzione particolare. Noi ci muoviamo a piccoli passi con le misure che ci permette un’azienda di queste dimensioni. Sicuramente i nostri investimenti non sono quelli di una grande realtà però cerchiamo di partecipare ad eventi sia all’estero che in Italia. A livello di fiere partecipiamo abitualmente al ProWein, anche grazie al Consorzio, e stiamo valutando di tornare al Vinitaly dopo qualche anno di assenza. Lo scorso anno abbiamo partecipato anche ad eventi mirati organizzati dai nostri importatori e siamo stati a presentare i nostri vini in Inghilterra, in Danimarca e in Germania.

Anche sul nostro territorio ci muoviamo molto organizzando eventi direttamente presso la nostra cantina e aderendo ad iniziative dei comuni limitrofi, come più di recente Enologica a Bologna, la Sagra dell’Uva e del Lambrusco di Castelvetro e Bolle Rosse al Castello di Formigine”.

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