Cantina Settecani: dalla vigna al calice

Concludiamo oggi il nostro racconto dell’attività della Cantina Settecani. In questo post scoprirete, attraverso le parole del presidente Paolo Martinelli, in che modo il vino della cantina collinare lascia la cantina per arrivare sulle nostre tavole.

 

 

Quali sono i vostri prodotti?

 

Siamo produttori e imbottigliatori di tutti i lambruschi DOP della provincia di Modena e quindi, lambrusco di Sorbara, lambrusco Salamino di Santa Croce, lambrusco di Modena, ma il nostro fiore all’occhiello è il lambrusco Grasparossa di Castelvetro che è poi anche il nostro punto di forza.

 

Prende questo nome dal grappolo, che presenta delle venature rosse. Il suo sapore ricorda la ciliegia e la frutta matura ed è molto più profumato rispetto agli altri tipi di lambrusco. Produciamo anche il Pignoletto e il Trebbiano. Quest’ultimo è un vitigno autoctono che serve anche per fare il mosto cotto per l’aceto balsamico che noi rivendiamo, soprattutto ai privati.

 

Per quanto riguarda i distillati, commercializziamo anche la grappa e Nocino come pure l’Aceto Balsamico di Modena.

 

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Quanto del vostro prodotto finisce in bottiglia?

 

In percentuale, la Cantina Settecani vende circa il 50% tra vino sfuso in damigiana e vino in bottiglia. Il resto va agli imbottigliatori che da sempre si affidano a noi. Sono essenziali per la nostra cantina. La loro figura non è di concorrenza, anzi, si è creata una sinergia indispensabile e di grande collaborazione.

 

La nostra vendita è in buona parte rivolta al consumatore privato, alla ristorazione e ai grossisti locali. Ultimamente abbiamo incentivato, con buoni risultati, la vendita online che ci permette di spedire i nostri prodotti su tutto il territorio Nazionale. In aumento sono anche le vendite all’estero, frutto anche della nostra partecipazione a fiere fuori territorio Italiano, e dell’inserimento dei nostri vini sulle guide più rilevanti del settore.

 

In un mercato in continua evoluzione, sempre più importante è la presentazione del prodotto e quindi il packaging, in questi anni abbiamo lavorato molto su questo.

Oltre alla linea tradizionale, abbiamo creato una linea di livello superiore grazie a un’accurata selezione delle uve , chiamata “Vini del Re” dedicata in particolare modo alla ristorazione. L’ultima novità l’abbiamo presentata quest’anno al Vinitaly, ed è un Lambrusco di Modena Doc Spumante Rosè “ 7Rose”, è la versione estiva del lambrusco ed è particolarmente indicato anche per gli aperitivi.

 

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Il vostro marchio è cambiato negli anni?

 

Sì, varie volte, inizialmente riportava l’immagine dell’edificio della cantina, dopodiché l’edificio è stato sostituito con il ritratto di una bella ragazza degli anni ‘50 fino ad arrivare al logo attuale che ci contraddistingue ormai da diversi anni.

 

foto stabilimento Cantina

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